venerdì 9 maggio 2014

Mini-Resoconto Salone di Torino


Sono viva!
Questa è probabilmente una delle frasi che uso più spesso non appena metto piede nuovamente nella mia bella città. 

Non so voi, ma viaggiare per quanto stupendo possa essere, è infinitamente stancante, specie quando il sole decide all'improvviso di bruciarti la pelle e fari colare euro ed euro di fondotinta >_>" 

Ma passando alle cose più serie, sono appena tornata dal Salone del Libro di Torino!
Che dire? non è la prima volta che visito la zona di "Lingotto-Fiere" (c'ero già stata in occasione del Comics), ma questa è stata la mia prima visita alla fiera, tutto sommato positiva. Tutto sommato perché be', come ogni cosa, anche il Salone ha le sue parti negative.


la "piccola" fila
Ma partiamo dall'inizio!

Mi sveglio con il ragazzo attorno alle 08:00 nel nostro comodo albergo di Torino Porta Nuova, e dopo una colazione a base di brioche alla nutella (sbav) e té, ci dirigiamo in metropolitana verso Torino Lingotto, dove si tiene la fiera.

Nota negativa: girando giovedì tutto il giorno per la città, non ho visto il salone molto sponsorizzato. :\
Nota positiva: appena usciti dalla metropolitana è impossibile non vedere le biglietterie/ingresso della fiera!


Appena scesi dalla metrò (che ha rischiato di far fuori un disabile+assistente con le sue porte a chiusura lampo ò_ò), io e il mio ragazzo ci avventuriamo carichi di energie e calorie verso l'interminabile coda per i biglietti (che poi si rivela essere anche veloce, dal momento che l'entrata era dalle 10:00 e noi eravamo in fila già alle 9:45! e, p.s., grazie a voi tizi che ci siete passanti davanti approfittando del casino di persone, molto gentili ed educati =_=), e dopo aver sborsato i "dindini" (10 euro a testa), entriamo nell'edificio più grosso, quello contenente i padiglioni 1,2 e 3. 


Da qui in poi, solo libri! 
Scolaresche ovunque (bellissimo vedere come quelle dei bambini fossero più interessate alla lettura che non quelle dei licei!) e stand dei più disparati, dalle piccole Case Editrici alle grandi, dai banchi sul cibo a quelli sull'ecologia etc.etc.

Dopo un giro veloce (anche ai bagni, che sono stata felice di trovare puliti :P) io e il mio ragazzo procediamo con i primi acquisti: "La Figlia della Spada" di Steve Bein,  "L'ultimo Angelo" di Becca Fitzpatrick e un libro sul rapporto con i cani come regalo per la festa della mamma per me, e romanzi di King e Geronimo Stilton (oddio si scriverà così? credo di sì) per lui (e il suo cuginetto, precisiamo! :P).


Finito con i primi 3 stand, ci dirigiamo al 5, dove avevo letto ci sarebbe stata ospite Jaime McGuire, famosa in Italia per i suoi "Uno splendido disastro", "Il mio disastro sei tu" e...un altro che non ricordo, ma che in lingua originale è "A Beautiful Wedding".

All'inizio tentata di farmi autografare il primo libro (ammetto di non aver letto il seguito in quanto non amante dei romanzi rivisitati più e più volte su punti di vista diversi), rinuncio non appena leggo che l'autrice ci sarebbe stata solo alle 16:00. Quattro ulteriori ore lì dentro erano troppe. 

Questo, inevitabilmente, fa finire i miei piani per il salone in anticipo - molto in anticipo -.


la sicurezza non è mai troppa,
con tutta quella carta attorno.

Decido con il mio ragazzo, quindi, di prendere prima il treno per tornare a Genova, e dopo aver chiesto indicazioni varie (quante probabilità c'erano di incontrare l'unico vecchietto nel nulla a cui chiedere informazioni, e ritrovarsi a darle noi a lui??), esserci ritrovati all'improvviso in un centro commerciale e nel deserto di Lingotto, riusciamo a prendere il treno per il ritorno x_x.




Riassumendo, la giornata non è stata malaccio, ma ci sono un po' di cose "negative", sempre dal mio punto di vista ovviamente.

1)
Per quanto il Salone sia veramente grosso, non siamo riusciti a trovare un libro che sembra essere introvabile ovunque. Da una fiera che raduna gente di tutta Italia mi sarei aspettata di più sotto questo punto di vista, invece il materiale era lo stesso reperibile in una qualsiasi libreria della propria città... :\

2) I prezzi in generale.
Innanzitutto del biglietto: 10 euro a persona se non hai sconti, agevolazioni etc.etc., non dico sia eccessivo, ma se mettiamo che molte, moltissime persone in visita abitano fuori Torino e devono quindi venire in treno... :S
E poi dei libri, e degli stand. Essendo un Salone, contando tutti i particolari detti prima quali distanza da percorrere per visitarlo e biglietto d'ingresso, mi sarei aspettata qualche libro scontato x_x" così, ovviamente, non è stato. Immagino purtroppo che debbano seguire comunque le regole delle C.E. sui prezzi, però....... :S
E ancora gli stand per le Case Editrici più piccole.... 1000 euro un banchetto è troppo, soprattutto se sei una realtà ancora poco conosciuta nel mondo dell'editoria e non hai sede in Torino. Queste cose non agevolano gli scrittori emergenti, purtroppo, e questo influisce inevitabilmente sul calo della lettura, che già scende vertiginosamente!


Piccola postilla n.1: 23 euro un libro per bambini di Geronimo Stilton.... va bene che ha le pagine profumate, ma...!? ò_ò

Postilla n.2: se comprate un libro dalla Sperling&Kupfer, riceverete anche in regalo la borsetta di "Storia di una ladra di libri". Davvero carina!


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